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STORIA DELLA PARROCCHIA

 

a)    Inizio dell'attività pastorale a Borgo Prà

Subito dopo l'ultima guerra, il Vescovo Mons. G. Bortignon chiese ai Salesiani, già presenti in città con l'Istituto Sperti, di svolgere un'attività pastorale nel vecchio Borgo Prà. L'Ispettore don Tittarelli assegnò l'incarico a don Edoardo Furlano, che nel settembre del 1945 avviò le prime iniziative per la formazione dei giovani e per la pastorale degli adulti. Nella chiesa del Borgo, dedicata a S. Giuseppe, un sacerdote diocesano celebrava l'Eucaristia dome­nicale; l'ultimo fu don Albino Luciani futuro Papa Giovanni Paolo I; don Albino prediligeva e conosceva bene il Borgo, non mancava all'occasione di illustrare la situazione a don Edoardo.

Nel territorio del Prà risiedevano allora circa 1200 persone; erano tempi difficili e tristi del dopo-guerra e la situazione sociale era particolarmente disagiata. Il Borgo aveva, comunque, una sua omogeneità, una sua identità che la popolazione cercava di mantenere e consolidare.

In questo contesto e tra tante difficoltà don Edoardo Furiano portò per primo il messaggio di don Bosco.

 

b)   Istituzione della Rettoria di S. Giuseppe

L'attività pastorale salesiana per Borgo Prà continuò con il forte impegno di don Edoardo Furiano e l'aiuto di don Mariotto, allora Direttore dell'Istituto Sperti.

Viste le iniziative attuate e promosse per la crescita religiosa, morale e civile della popolazione, il Vescovo Mons. G. Bortignon nel 1946 istituì la Rettoria indipendente di S. Giuseppe a Borgo Prà, mantenendola però nella giurisdi­zione della medesima parrocchia di S. Stefano. Fu confermato nell'incarico don Edoardo Furiano.

Le attività si moltiplicarono con la partecipazione delle famiglie e la generosa disponibilità di molti collaboratori. Emersero proprio in questo periodo le "profonde qualità umane del Borgo per tanto tempo lasciato abbandonato" (dalla Relazione di don Furiano 22/11/81).

Per il responsabile della Rettoria di S. Giuseppe i sei anni di preparazione della Parrocchia furono i più duri e difficili, ma anche fervidi di animazione, di valori religiosi ed umani.

In questo stesso periodo si assistette a fenomeni demografici importanti: aumento della popolazione in zona Baldenich dove, per conseguenza, si ebbe un notevole sviluppo urbanistico; per il servizio religioso si faceva riferimento alla Rettoria di S. Giuseppe che ovviamente non era più in grado di rispondere alla nuova situazione.

 

c) Istituzione canonica della Parrocchia di S. Giovanni Bosco

L'incremento della popolazione, il nuovo assetto urbanistico e le nuove istanze sociali del momento, sollecitavano una pastorale più ampia ed appropriata. Il Vescovo Mons. G. Muccin avvertiva la necessità di staccare definitiva­mente tutto Borgo Prà ed il nuovo Quartier Cadore da S. Stefano per creare una nuova parrocchia affidandola alla Congregazione Salesiana. In un primo tempo il Consiglio Ispettoriale era incerto e perplesso sulla possibilità di accettare la proposta. Mons. A. Luciani, divenuto allora vicario generale, faceva così pressione su don Edoardo, perché i suoi Superiori accettassero la Parrocchia di Borgo Prà e perché don Bosco prendesse "definitivamente cura del caro Borgo, tanto bisognoso di aiuto". - Superate finalmente le difficoltà, il 24 ottobre 1951 venne canonicamente istituita la Parrocchia di Borgo Prà denominata "S. Giovanni Bosco" e affidata alla Congregazione Salesiana che assegnò come primo parroco don Edoardo Furlano, il Salesiano che aveva vissuto e animato tutta l'attività religiosa ed assistenziale di Borgo Prà fin dall'inizio.

Nel 1951, con decreto del vescovo Gioacchino Muccin, il territorio di Nogarè e la sua storica chiesa viene giuridicamente scorporato dalla parrocchia di Cusighe per diventare parte della neonata parrocchia san Giovanni Bosco.

 

 

COSTRUZIONE DELLA NUOVA CHIESA

 

Nel successivo decennio 1951/1961 si registrò un ulteriore imponente aumento della popolazione; triplicarono gli abitanti della zona pianeggiante da Quartier Cadore a Nogarè. La chiesa di S. Giuseppe era decisamente piccola per tanta popolazione e mancava delle indispensabili strutture anche per svolgere le normali attività pastorali. Era urgente affrontare il problema della costruzione di una nuova chiesa, più centrale rispetto all'area di giurisdizione della Parrocchia. Costituitosi un apposito Comitato, si reperì un'area idonea per ampiezza e posizione accanto alla nuova opera salesiana, denominata Istituto Agosti e trasferitasi dall'Istituto Sperti, restituito alla Diocesi. Si iniziarono i lavori ed il Vescovo Mons. Muccin il 21 maggio 1962 pose la prima pietra. La nuova chiesa parrocchiale intitolata a S. Giovanni Bosco fu consacrata dallo stesso Vescovo il 4 luglio 1966. In seguito furono rifinite le altre strutture.

 

1. Sistemazione delle strutture annesse alla nuova chiesa. Canonica ed Oratorio

 

Il 27 ottobre 1968 Don Giuseppe Ceriotti prende possesso della Parrocchia di S. Giovanni Bosco. Il nuovo Parroco si trova di fronte ad una situazione debitoria piuttosto grave (circa 90 milioni di allora) e cerca di sensibilizzare la popolazione, perché continui a contribuire mediante le offerte mensili. Prende, pertanto, contatto con l'Economo Ispettoriale (allora Don Narciso Fantin) e si decide di contrarre un mutuo di 100 milioni suddiviso per metà con l'Istituto Agosti che pure si trova gravato di debiti. Il fido viene stipulato con la Banca Cattolica.

Il Consiglio Ispettoriale il 14 gennaio 1969 approva la concessione di un mutuo di 50 milioni ed approva la vendita della Casa Alpina di Falcade e della vecchia Canonica, per la sistemazione dell'Oratorio e della nuova Canonica.

Il 13 marzo 1969 il Parroco consulta l'Ing. Barcelloni sugli interventi tecnici per l'adeguamento dei locali dell'Oratorio e della nuova Canonica. Occorre anzitutto procedere al completamento dei lavori per rendere agibile la Canonica; ci sono solo i muri non intonacati ed i pavimenti, mancano gli impianti della luce e del riscaldamento, gli infissi, ecc.. Nel corso di un anno vengono avviati e completati i lavori; il giorno 8 dicembre 1970, festa dell'Immacolata, vengono inaugurati i locali dell'Oratorio, la Sala del cinema, il Campo sportivo e la nuova Canonica.

 

2. Istituzione della Scuola Materna

 

Per il continuo incremento demografico e la formazione di tante famiglie giovani, nel 1970 si rese necessario provvedere alla istituzione di una scuola materna con annesso l'Oratorio femminile. Del resto una tale istituzione educativa poteva consolidare e garantire una più efficace opera di apostolato. Per questo il Parroco prende contatto con il Provveditore agli Studi, con l'Ufficio Tecnico Comunale e con l'impresario Fornasier. A copertura della spesa per la costruzione dell'edificio scolastico, si propone di utilizzare parte del ricavato dalla vendita della casa Alpina di Falcade e della vecchia canonica.

Il Consiglio Ispettoriale aveva concesso un fido di 30 milioni per fare fronte alle pendenze più immediate.

Nella seduta del 1° febbraio 1970 il Parroco presenta al Consiglio pastorale Parrocchiale, una relazione sull'espletamento delle pratiche per la costruzione della scuola materna. Il Consiglio preso atto della situazione, durante la stessa seduta, elegge un Comitato esecutivo composto dai seguenti nominativi: Dott. Soccal, Presidente Ing. Beghelli, Vice Presidente Cav. Neri Dino, Segretario Rag. De Pasqual, Tesoriere Rag. Dodo Crespan, Cassiere

Domenica 10 ottobre 1971, dopo la S. Messa parrocchiale tutti i partecipanti si sono recati al cantiere dove sorgerà la scuola materna per la posa della prima pietra. L'Ispettrice di Conegliano assicura il Parroco che con il prossimo settembre, avrebbe mandato tre suore ed una cuoca per iniziare l'opera di Belluno ed autorizza l'apertura delle iscrizioni. Il Parroco prima di avere una risposta affermativa dalle Suore di Maria Ausiliatrice, ha chiesto la disponibilità delle Suore di Maria Bambina di Vittorio Veneto, delle Suore della Divina Volontà e delle Suore Canossiane di Treviso, ma la risposta è sempre risultata negativa.

Il 16 settembre 1972 arrivano finalmente cinque Suore Figlie di Maria Ausi­liatrice accompagnate dalla Madre Ispettrice.

Il 5 ottobre 1972 la scuola materna comincia a funzionare a pieno ritmo con la presenza di 70 bambini. 

 

 

SVILUPPO DELL'ATTIVITÀ' PASTORALE

 

L'Oratorio

 

Con l'agibilità delle strutture annesse alla nuova chiesa e la funzionalità educativa della scuola materna, la pastorale parrocchiale assume un ritmo più intenso. Il Parroco aggiorna l'anagrafe parrocchiale che non era stata riveduta dal 1958 in poi. Viene costituita una Giunta Parrocchiale composta da 15 laici; vengono altresì individuati i seguenti stretti collaboratori del Parroco: Direttore dell'Oratorio, Don Bonato Natale Cappellano di Borgo Prà, Don Aldo Crosta cappellano di Nogarè, Don Giovanni Baratto Aiuto in Oratorio, Signor Luciano Loreggian, Direttore dell'Agosti, Don Dino Marton, sacrista Signor Mario Braggion.

Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si costituisce fin dai primi mesi del 1971, composto all'inizio da una ventina di membri, non risulta che venga convocato con scadenza regolare nei primi anni. Si cerca di avviare, non senza difficoltà, l'attività educativa dell'Oratorio.

 

 

                                          

 

 


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