Chi Siamo   Animazione della Parrocchia   La nostra Chiesa   Storia della Parrocchia   Istituto Agosti   Scuola Materna   Contatti                             LOGIN

IL VANGELO DELLA STRADA: USCIRE E CAMMINARE

Bollettino Parrocchiale - settembre 2018

 

«Comunità costruite sul Vangelo»

è l’invito del Vescovo Renato per questo anno pastorale 2018-19. Accogliamo e viviamo con gioia ed entusiasmo questo impegno. Esso è l’eco dell’annuncio di papa Francesco: il Vangelo ha il dinamismo dell’uscire, la dinamica dell’esodo e del dono, dell’uscire da sé, del camminare e seminare (EG 21). Il Vangelo è racconto di un Dio lungo le strade. All'aria aperta.

Gesù apriva le finestre dell’anima 

Quando capitava a Gesù di essere ospitato nelle case, quasi non gli bastasse l'aria che respirava, lui tentava di aprire finestre, finestre dell'anima. Capitò anche che gli scoperchiassero una casa. Entrò quel giorno aria leggera, di sotto del tetto. Entrò la vita.

Per le strade Gesù incontra e ascolta

Il lieto annuncio, quello che con la sua venuta si era fatto a noi vicino, occupava spazio non negli ambienti sacri, ma per le strade. Perché la strada è di tutti. E’ lì che la notizia buona incrocia i volti che portano il segno, la fatica e la polvere della strada, il dolore di una fatica di vivere. Lui per le strade trovava la gente comune, gente che gli raccontava la vita. Gliela raccontava con gli occhi, con il grido, con il pianto. Gliela raccontava toccandogli il mantello. Nulla di preordinato sulla sua strada. Il preordinato è il contrario della vita. Una strada con le transenne non odora di vita.

Parole di vita  (non “di palazzo”)

Gesù parlava raccontando e raccontandosi. Le sue parole per la gente che ascoltava erano colorate. Del colore della vita. Dentro c'era il bisbiglio della vita, come il bisbiglio degli uccelli, nel grande albero, nei giorni di un implacabile sole. Non erano, le sue, parole di palazzo. Quelli dei palazzi non stanno sulle strade, non ne conoscono l'odore. Le sue erano parole di vita, odoravano di vita vera, profumata di cielo.

La strada “grembo della compassione di Dio”

La strada per lui si trasformava in Vangelo, lo spazio, il passaggio della misericordia. Strada, grembo della compassione di Dio. Della sua misericordia. Gesù passava e sulla polvere era rimasta la misericordia. E così lungo la strada aveva dato un nome a Dio, nome dimenticato. "Perdono" è il nome di Dio, il nome di Gesù. I suoi occhi erano lago, lago della compassione di Dio. Sapeva che cosa è fatica e quanto costi fatica camminare, se la vita è fatta di debolezza e ferite.

Gesù delle strade ci rimane nel cuore. Possiamo allora camminare con Lui

Il Gesù delle strade ci rimane nel cuore. È una questione di incanto, ma, insieme, una questione di rimpianto. Siamo seguaci di una dottrina o siamo seguaci di una strada? Ti sembra che la Chiesa, oggi, sia come Gesù, la Chiesa delle strade, la Chiesa della compassione, la Chiesa che tiene il passo della misericordia? Lui Gesù, lui la strada, ha incrociato mille e poi mille strade. Lui ha incontrato uomini e donne sulle strade più diverse e ha dato inizio a cammini l'uno diverso dall'altro. La strada e le strade, la bellezza, il brivido degli infiniti insospettati cammini. Lì troviamo Lui, il Vangelo. Lui vuole seguaci di strada. E Lui, alla fine ci incontrerà. A un angolo di strada.

“Sarà come incontrarti per le strade di Galilea

Sarà un incontro sulla strada, come scrive, colma di emozione, Donata Doni:

Sarà come incontrarti
per le strade di Galilea
e sentire il battito di luce
delle Tue pupille divine
riscaldare il mio volto.
Sarà la tua mano
a prendere la mia
con un gesto d'amore
ignoto alla mia carne.
Sarà come quando parlavi
a chi era respinto

per i suoi peccati,
sarà come quando perdonavi.
Dimmi che non sarà la morte,
ma soltanto un ritrovo
di amici separati
da catene d'esilio.
Dimmi che non saranno
paludi d'ombra
a sommergermi
né acque profonde
a travolgermi.
Solo il Tuo volto,
solo il Tuo incontro, Signore.

Profeti di vita, non di sventura nella carovana degli uomini che oggi camminano.  

Sulla strada. Dietro le tracce. Ma che siano Vangelo. "Pronti a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi. Tuttavia questo sia fatto con dolcezza e rispetto, con retta coscienza" (1Pt 3,15-16). Se siamo profeti di sventura, quale curiosità o quale domanda potremo mai suscitare nella carovana degli uomini e delle donne del nostro tempo?  La Chiesa dei profeti di sventura non ha futuro.  Una voce in più, nel coro di tutti.

“Comunità costruite sul Vangelo” Vangelo: gioioso annuncio. Con dolcezza, rispetto, anche fatica. La dolcezza è il rispetto del vento che sfoglia il Vangelo.

Il mio augurio ed il nostro gioioso impegno.  Con simpatia.

Don Guido

 

scarica bollettino di settembre 2018

 

 


Belluno (BL) 32100
Piazza San Giovanni Bosco, 18
Tel. 0437 34.815